Le fratture del capitello radiale sono lesioni molto frequenti e rappresentano circa il 20% delle fratture del gomito. Interessano soprattutto gli sportivi, in particolare chi pratica automobilismo, ciclismo, motociclismo e sport da contatto.
Queste fratture coinvolgono la parte prossimale del radio, detto capitello, che si articola con il condilo omerale. Dal punto di vista articolare questa è una parte del gomito molto importante, perché una sua frattura può dar luogo a limitazioni funzionali che coinvolgono soprattutto i movimenti di prono-supinazione e di flesso estensione del gomito stesso.
Il meccanismo di lesione è vario, ma tra le cause più frequenti delle fratture del capitello radiale c’è spesso un trauma diretto. Può capitare ad esempio che un pilota automobilistico, che guida con gomito flesso, urti violentemente durante uno scontro frontale e si fratturi il capitello radiale; ma la frattura può avvenire anche in seguito a una caduta dalla moto o dalla bici, quando l’arto superiore si trova in una posizione di “difesa”.
Altra eventualità sono gli sport da contatto, quando cioè si verificano traumi diretti o cadute in seguito ai quali, per via del peso del corpo, l’urto tra condilo omerale e capitello radiale fa cedere quest’ultimo con conseguente frattura.
La frattura si può presentare semplice o composta, e può essere associata a lesioni legamentose.
Il sintomo più evidente della frattura al capitello radiale è il dolore sia a riposo sia durante i movimenti di flesso estensione del gomito e di prono-supinazione. Il paziente inoltre è impossibilitato a sollevare pesi e presenta anche edema.
Se la frattura al capitello radiale è composta può essere sufficiente portare un tutore per 20 giorni, al termine dei quali si inizia subito con il recupero funzionale.
Se la frattura è a più frammenti bisognerà optare invece per un intervento di osteosintesi dei frammenti e, in casi particolari, anche con la sostituzione protesica del capitello radiale.
Alcuni pazienti potrebbero riscontrare una residua limitazione funzionale del gomito con rigidità e scarso range articolare. In tal caso sarà necessario anche un trattamento artroscopico di lisi delle aderenze interne.
Il periodo post operatorio è incentrato sul recupero funzionale della flesso-estensione e della prono-supinazione che avverrà con il supporto di un fisioterapista. Il ritorno allo sport dipende dalla consolidazione della frattura e dal recupero funzionale.