Tumori della mano: impariamo a conoscerli
Quando parliamo di tumore, il più delle volte pensiamo a una forma maligna: nella maggior parte dei casi invece, soprattutto nel caso di tumori della mano e del polso, si tratta di formazioni benigne.
I tumori benigni meno frequenti sono:
- Lipomi
- Fibromi
- Tumori glomici
- Tumori della guaina tendinea
- Neuromi
- Schwannomi
Si tratta di un piccolo tumore benigno che si presenta a livello subungueale, ovvero sotto l’unghia della mano. Le dimensioni variano da pochi millimetri fino a raggiungere 1cm di diametro.
La particolarità del tumore glomico è che spesso è molto doloroso e quando raggiunge grandi dimensioni arriva a erodere l’osso sottostante in modo così profondo da essere visibile tramite radiografia.
Il tumore glomico più diffuso è il tumore glomico di Masson che deriva da una malformazione arterovenosa subungueale a livello della pelle. Si presenta grande come la punta di un ago e ha una colorazione rosso/bluastra.
Sintomi
Il tumore è caratterizzato da dolore persistente, sensibilità al freddo e consistenza molle. La sua pressione causa dolori lancinanti e parossistici tali da irradiarsi per tutto il braccio fino a raggiungere collo e torace. Il dolore può risultare tale da rendere inefficaci gli analgesici.
Trattamento
Il trattamento è chirurgico e deve essere totale. Il chirurgo della mano opera di solito in anestesia locale e in regime di chirurgia ambulatoriale tramite fenestratura o asportazione dell’unghia: la scelta dipende dalle dimensioni e dalla posizione in cui si trova il tumore.
Il rischio di recidiva è pressoché minimo e il tempo di recupero si attesta intorno alle 3-4 settimane, con una ripresa dell’attività immediata e buoni risultati estetici.
Tumore delle cellule giganti delle guaine tendinee e sinovite villonodulare pigmentosa
I tumori benigni di mano e polso più conosciuti sono il tumore delle cellule giganti delle guaine tendinee e la sinovite villonodulare pigmentosa. Si differenziano dalle cisti piene di liquido sinoviale in quanto non risultano molli ma solidi.
Si verificano spesso accanto a una guaina tendinea esterna, lo strato di rivestimento esterno che supporta il tendine: il più delle volte sono proprio il risultato di un trauma di questa guaina. La loro crescita è lenta nel tempo.
Sintomi
Il paziente nota un rigonfiamento o un nodulo sottocutaneo, sulla mano o sul polso. Il rigonfiamento di norma è asintomatico ma sicuramente antiestetico e a volte fastidioso quando si cerca di estendere le dita.
Valutazione clinica e strumentale
Tramite un esame fisico preliminare il chirurgo della mano può determinare il tipo di tumore. In seguito eseguirà una radiografia per valutare se vi siano lesioni a livello delle ossa, delle articolazioni e dei tessuti molli. In casi più particolari potrà essere prescritta una TAC, una risonanza magnetica o una scintigrafia ossea.
Trattamento
Molti pazienti, accertata l’innocuità del rigonfiamento, decidono di convivere con il tumore senza ricorrere all’intervento. In tal caso, sono consigliati controlli periodici per escludere problematiche nel caso in cui il tumore dovesse cambiare aspetto, colore o dimensione.
Il trattamento consigliato rimane comunque l’asportazione chirurgica del tumore per ridurre al minimo anche le possibili recidive. In questo modo, inoltre, il patologo potrà condurre un’analisi più completa del tumore per escludere eventuali neoplasie maligne. Potrebbe essere necessaria anche una biopsia preventiva in modo da confermare la diagnosi prima di procedere con il trattamento.
L’intervento chirurgico si svolge in anestesia locale in regime di Day Hospital. Non è necessario un percorso di riabilitazione.
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